La scopa vola, la tazza va a sistemarsi nel piattino, il cuscino si muove, il tappeto si solleva, lo sgabello e le sedie si collocano al loro posto danzando con leggerezza, lo straccio pulisce, il salino e il latte si versano giocando, il vestito è tagliato da forbici che lavorano da sole, e il filo gira attorno al vestito, lo cuce miracolosamente… Quando noi vediamo, nel capolavoro di Walt Disney, una scena di animazione di oggetti, comprendiamo che il cartone animato ha inventato la rappresentazione del sogno di ogni fiaba, il sogno di rianimare, di far vivere tutto e per sempre, oltre la caducità della forma e la natura illusoria dell’immagine.
Nei suoi cartoni animati Walt Disney non propone certo un animismo: sa bene che l’anima è dell’uomo. Ma appartiene a un’anima universale, che nutre anche i nostri sogni: il grande autore fa parlare e muove ogni cosa, il che nella vita concreta non accade, ma che è un bellissimo sogno da bambino, da non dimenticare.
Che ogni angolo della vita, anche nella cucina, nello sgabuzzino, sia magico, manifesti un respiro del mondo che da bambini abbiamo sognato. Disney con le sue scope volanti e le sue caffettiere che versano il caffè nelle tazzine, ci risveglia la meraviglia: nulla nella vita è insignificante, se sei capace di stupore.
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