Indicò alla sua Svizzera la via per costruire la pace
giovedì 21 marzo 2019
Non sono l'arroganza o la prepotenza gli strumenti per costruire la concordia e la pace sociale: la prosperità di una nazione si regga sulla capacità di unità nella ricerca del bene. È questo il messaggio che san Nicola di Flüe affida non solo alla Svizzera, di cui è patrono, ma anche all'intera Europa. Era nato nel 1417 presso Sachseln, nel Canton Obvaldo, e aveva da sempre sognato una vita da religioso. Ma prima di realizzare il suo desiderio seguì un percorso tortuoso: fu contadino, soldato, sposo nel 1445, padre di 10 figli, magistrato, deputato alla Dieta federale. Nel 1467, con il permesso della famiglia, si ritirò a Ranft nei pressi di un dirupo. La vita di preghiera e penitenza lo rese un punto di riferimento per i suoi connazionali, che grazie a lui scongiurarono una guerra tra Cantoni nel 1481. Morì nel 1487
Altri santi. San Serapione di Thmuis, vescovo (IV sec.); santa Benedetta Cambiagio Frassinello, religiosa.
Letture. Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31.
Ambrosiano. Gen 18,1-15; Sal 118,49-56; Pr 7,1-9. 24-27; Mt 6,1-6.
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