domenica 21 dicembre 2003
"Tolle, tolle!" Roba antica. Già in Giovanni(19,15): "Levalo di mezzo". Gesù è scomodo. Cominciò Erode dal vero, e in pagina oggi trova seguaci "effimeri", dal greco "epì-hemèras", che cioè durano un solo giorno. Ieri sul "Manifesto", sotto una citazione di Pasolini - "Mi secca dover parlare di un libro di 2000 anni fa" - pagina pubblicitaria di uno spettacolo teatrale, "vegnerà un cristo? Così isolata è provocazioncella poco credibile. Di quel "libro", che poi è il Vangelo, Pasolini si occupò parecchio e per nulla "seccato". Anzi! Chiedere a chi ricorda le nottate alla Cittadella di Assisi, a parlare di quel "libro". Ne venne fuori uno dei suoi film migliori. Qualcuno se non provoca non campa. Vale anche per la paginetta del "Venerdì" di "Repubblica" (19/12) con un brano di un certo Chaim Potok: "Joshua, l'eletto? Un ebreo come me". Raccontino "francescano", ma nel senso di poverello poverello, che banalizzando tutto riduce ai minimi termini la storia di Gesù. Se è tutto così, il libro non vale una cicca. Tra l'altro quell'"un ebreo come me" pare davvero improprio. Infatti lì sotto sta scritto che il signor Chaim Potok "è morto nel 2002". Fateci sapere se c'è qualcuno, in giro, che racconta che è risorto: poi ne riparliamo. Volete toglierlo di mezzo, questo Gesù? Ma sicuro! Ieri su "Repubblica" Corrado Augias per l'ennesima volta - qui ne abbiamo già parlato minimo altre due - osanna il libro di un francese per cui il cristianesimo è solo intolleranza, mentre prima i greci e i romani, e poi gli illuministi, erano del tutto tolleranti. Già. Nerone, Diocleziano e Robespierre esempio di tolleranza: modello Colosseo e ghigliottina. Meglio Erode: più sincero.
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