In mezzo al suo popolo davanti alle minacce
sabato 25 giugno 2022
In mezzo al popolo affidato loro da Dio, condividendone le paure, le sofferenze, le speranze e il destino. Compito dei pastori è di offrire una guida sicura e autorevole anche nei momenti di smarrimento, nei tempi in cui le circostanze avverse sembrano avere la meglio. Così fece san Massimo di Torino, considerato fondatore della Chiesa locale e primo vescovo della città piemontese. A lui toccò affrontare assieme alla sua gente il terribile periodo delle invasioni barbariche. Era nato verso la metà del IV secolo e fu discepolo di sant'Ambrogio e di sant'Eusebio di Vercelli, che lo inviò a guidare la comunità torinese. Dalle «Omelie» e dai «Sermoni» appare il suo carattere mite ma fermo e autorevole: «È figlio ingiusto ed empio colui che abbandona la madre in pericolo. Dolce madre è in qualche modo la patria», diceva a coloro che pensavano di fuggire davanti all'arrivo delle popolazioni barbariche. La data della sua morte non è certa e si dovrebbe collocare tra il 408 e il 423.
Altri santi. San Prospero d'Aquitania, monaco (IV-V sec.); sant'Adalberto di Egmond, abate (VIII sec.).
Letture. Romano. Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Is 61,10-11; 1Sam 2,1.4-8; Lc 2,41-51.
Ambrosiano. Natività di san Giovanni Battista. Ger 1, 4-19; Sal 70 (71); Gal 1, 11-19; Lc 1, 57-68
Bizantino. Rm 3,28-4,4; Mt 7,24-8,4.
t.me/santoavvenire
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