L'unica armatura che può indossare un cristiano è quella del Battesimo, l'unica arma che può impugnare è quella dell'amore incondizionato, l'unica battaglia è quella per la difesa dei piccoli e degli emarginati. San Luigi Gonzaga capì questo all'età di 10 anni, quando suo padre lo aveva già avviato alla carriera militare, educandolo alle armi: era quello che ci si aspettava dal figlio del marchese Ferrante Gonzaga. Ma lui, nato a Castiglione delle Stiviere nel 1568, capì di essere destinato a ben altre guerre: lotte che non feriscono ma avvicinano a Dio. Per questo fu un testimone della purezza che solo il Vangelo può donare al cuore. Per realizzare il suo desiderio rinunciò alla primogenitura e nel 1585 partì per Roma. Due anni dopo era tra i Gesuiti, studente dedito e rigoroso. Quando la peste colpì Roma nel 1590 si dedicò ai malati, rimanendo contagiato e morendo l'anno seguente.
Altri santi. San Mevenno, abate (VI sec.); san Giovanni Rigby, martire (1570-1600).
Letture. 2Cor 11,18.21-30; Sal 33; Mt 6,19-23.
Ambrosiano. Es 4,10-17; Sal 98; Lc 4,42-44.
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