Scaffali di libri dove prima erano depositate armi. È questo il regalo che il Natale ha portato a Scampia, il quartiere di Napoli che non finisce di sorprendere per la voglia di riscatto. Si è appena inaugurata presso il centro Officina delle Culture Gelsomina Verde “la Biblioteca di Scampia”, un progetto ideato da Anart - Associazione nazionale autori radiotelevisivi e finanziato da Siae – Società italiana degli autori ed editori, con il sostegno dell'Associazione italiana biblioteche, dell'Associazione Amici di Città della Scienza, dell'Associazione italiana editori e patrocinato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Officina delle Culture, nei cui spazi sono state allestite la biblioteca e una sala di lettura attrezzata, è un ex istituto scolastico utilizzato per anni dalla camorra come deposito di armi e ricovero abusivo per tossicodipendenti. Ciro Corona, presidente dell'Associazione (R)esistenza Anticamorra, insieme a 2.500 volontari l'ha bonificato e riqualificato come punto di incontro e promozione culturale del quartiere. La biblioteca verrà inserita nel circuito delle biblioteche pubbliche. Le prime collezioni sono libri per la prima infanzia e ragazzi consigliati da LiBeR, la biblioteca della legalità sui temi dell'antimafia e dell'impegno civile. L'Officina delle Cultura nasce nel 2015 e prende il nome da una giovane vittima innocente della camorra, Gelsomina Verde. «I nostri sacrifici – dice il fratello, Francesco – non sono stati vani. Mia sorella credeva che la cultura è riscatto e strumento per dare libertà alle persone».
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