giovedì 21 aprile 2016
Su “Libero” da tempo impazzano stranezze da traveggole, e ieri in prima accanto al volto di Francesco leggi: «Il Papa insiste: gli immigrati sono un dono». Dentro (p. 10) l'annuncio è serio: «Il pontefice parla da leader politico». Francesco Borgonovo racconta: «Lo abbiamo visto chinarsi… ai piedi di alcuni immigrati, poi li ha baciati, ripetendo quel rito che tanto dice dell'essenza del cristianesimo».Sì! Lo abbiamo visto, e l'ha visto anche Borgonovo, che continua: «Era ovvio che si trattasse di un gesto politico». Così per lui in senso stretto, ma singolare, tanto vero che dopo un lungo ragionare (si fa per dire, ndr) tra facili sociologismi per cui l'immigrazione rovinerebbe altri «lavoratori», danneggia duramente «lo Stato sociale» e accresce la criminalità, egli arriva alla conclusione che il Papa starebbe tutto da una sola parte. Quale? Nientemeno! Quella «della Trilateral, i famigerati “potenti del mondo”: manager, banchieri, finanzieri, Ceo di multinazionali e politici che fanno parte del club esclusivo» dei ricconi che campano sulle spalle dei poveri. Proprio così: «le posizioni sull'accoglienza» della Trilateral e «quelle di Francesco coincidono». Segue questa conclusione: «Decidete voi chi sia in buona fede e chi no».Capperi! Processo al Papa, questo Papa, sta dalla parte degli affamatori di popoli, e certo non «in buona fede»! Qui sarebbe il “machiavello” di questo “Principe”. In Vaticano lui ora fa la parte del buono per tutti, ma a “Libero” – Borgonovo da quelle parti ha anche altri colleghi sempre “sul pezzo” – non la si fa: loro hanno capito tutto e lo annunciano a tutti, ma per ora sono soli…Che dire? Solo annotare che proprio lì accanto, in prima pagina, un titolo avverte: «Il grande abbaglio…». Un lampo, forse casuale, di autocoscienza.
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