Pur senza che io estenda le ricerche oltre i siti e i blog che i miei robot tengono sott'occhio, nei dintorni di ogni domenica mi ritrovo sullo schermo del pc almeno una decina di omelie, commenti, meditazioni e riflessioni sulle letture della Messa festiva. Notissimi, noti o meno noti, i loro autori sono spesso sacerdoti e le loro "prediche" appaiono preparate, non improvvisate, frutto di un impegno serio preso con sé stessi e con chi li segue. Dell'uno o dell'altro ho già riferito qui, e ancora lo farò in futuro.
Dubito, tuttavia, che qualcuno di essi - a parte papa Francesco, che ha commentato il Vangelo della domenica durante l'Angelus - abbia mai ottenuto una mole di consensi e di riprese pari ai 3.600 "mi piace" e alle 331 condivisioni di cui hanno goduto queste poche righe che Caterina Balivo ha postato domenica scorsa sulla sua fanpage, con tanto di foto del "foglietto" delle letture della Messa cui aveva partecipato: «La zizzania è sempre lì, pronta a invadere il campo del bene. Fa rumore. Si nutre di chiacchiere e calunnie. Si alimenta di disprezzo, dubbio e alterigia. Convive col bene che, al contrario, silenziosamente, come il lievito che fa fermentare la pasta, cresce e aspetta. E sa che, in fondo, ha già vinto». La popolare conduttrice (nonché «tra le web influencer più quotate», sottolinea il suo blog tinyurl.com/yausgh4m ) le ha riprese dal sobrio profilo Facebook dell'amico, non solo digitale, don Francesco Cuciniello, prete della diocesi di Aversa, che propone abitualmente un proprio breve e ben meditato pensiero sul Vangelo prima di augurare buona domenica.
Come dicevo, i fan di Caterina Balivo hanno apprezzato la scelta. E mentre, nei commenti, qualcuno ha provato a virarla sul gossip (alla pari del sito di TgCom24 tinyurl.com/y9dsrbat ), qualcun altro l'ha correttamente tematizzata: «Mi fa piacere che una della tv come te metta il Vangelo su Facebook... Apprezzo che una persona dello spettacolo si faccia portatrice della Parola di Dio sui social». Condivido.
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