Lavoro domestico, contratto in regola con l’aiuto dell’assistente del Patronato
venerdì 7 marzo 2025
In Italia il 12% della popolazione ha più di 75 anni, sempre più fragile e connotata dalla diffusione delle cronicità, è a rischio di esclusione sociale e povertà relazionale. Ciò sfocia nella non autosufficienza e quindi nella necessità di un’assistenza continuativa nel lungo termine, sempre più caratterizzata dalla dimensione della domiciliarità come contesto di cura ampiamente prevalente (oltre il 90%). Non solo, grazie alle famiglie datoriali si riesce a sostenere il lavoro di cura, ma i 13 miliardi spesi dalle famiglie determinano uno stimolo alla produzione quantificabile in quasi 22 miliardi di euro. La gestione del rapporto di lavoro domestico in Italia è regolata da una serie di normative che garantiscono diritti e doveri sia per i datori di lavoro che per i lavoratori domestici. Ecco alcuni punti chiave: Contratto di lavoro Forma Scritta: Il contratto deve essere stipulato in forma scritta e deve includere informazioni essenziali come l’identità delle parti, la tipologia di attività lavorativa, l’orario di lavoro, la retribuzione e la durata del contratto (se a tempo determinato). Tipologie: Può essere a tempo determinato o indeterminato. Non esiste un requisito minimo di ore settimanali per la stipula di un contratto per gli assistenti familiari non conviventi mentre esiste per i conviventi. Comunicazioni obbligatorie Assunzione e Cessazione: Devono essere comunicate all’INPS entro i termini stabiliti. Questo include l’iscrizione, le variazioni e la cessazione del rapporto di lavoro. Contributi: Il datore di lavoro è responsabile del calcolo e del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Diritti e doveri Retribuzione: Deve essere conforme ai minimi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL). Include anche il pagamento delle ferie, tredicesima e TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Orario di Lavoro: L’orario massimo giornaliero per un assistente familiare non convivente è di 8 ore giornaliere, mentre per un assistente convivente è di 10 ore giornaliere, con un massimo di 54 ore settimanali. Sanzioni Mancata Regolarizzazione: L’assunzione di lavoratori domestici senza regolare contratto può comportare gravi sanzioni per il datore di lavoro sia che non regolarizza che impiega lavoratori senza permesso di soggiorno. Questi sono solo alcuni degli aspetti principali. Il servizio Lavoro Domestico del Patronato Acli esiste per questo! Chi affida un proprio genitore ad una badante, o i figli ad una babysitter, sa di dover tenere conto di particolari dinamiche, che a differenza di ogni altro lavoro, entrano con forza nell’animo delle persone. Ecco dunque il compito del Patronato Acli: un compito che tocca con mano l’urgenza della regola e la sapienza dei contatti umani. L’ obiettivo del Patronato quello di gestire le regole del rapporto di lavoro domestico attraverso un’esperienza di condivisione con chi assume un assistente familiare. Un assistente specializzato dedicato avrà il compito di supportare, mediare, esserci e riconoscere dignità alle parti contrattuali nei propri diritti e doveri. © riproduzione riservata
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