L'eloquenza e il coraggio di chi vive per il Vangelo
giovedì 13 settembre 2018
Se Cristo è con noi di "chi avremo paura"? È qui che si radica il coraggio dei cristiani, come ricordava nelle sue "Omelie" san Giovanni Crisostomo: "Anche se si alzano contro di me i cavalloni di tutti i mari o il furore dei principi, tutto questo per me vale di meno di semplici ragnatele", scriveva questo vescovo di Costantinopoli e dottore della Chiesa. Era nato ad Antiochia forse nel 349 e, dopo alcuni anni trascorsi nel deserto, venne ordinato prete. Nel 398 divenne patriarca di Costantinopoli: da subito si fece conoscere per la sua vivace attività a difesa dell'ortodossia. I suo richiami a una coerenza di vita, rivolti anche a monaci ed ecclesiastici, e la sua eloquenza gli valsero il titolo di "Crisostomo", "bocca d'oro". Tutto ciò gli creò non pochi nemici: per due volte fu esiliato dalla città, in Armenia e poi sul Mar Nero, dove morì nel 407.
Altri santi. San Giuliano, martire (III-IV sec.); San Maurilio di Angers, vescovo (V sec.).
Letture. 1Cor 8,1-7.11-13; Sal 138; Lc 6,27-38.
Ambrosiano. 1Pt 4,1-11; Sal 72; Lc 17,11-19.
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