Irresponsabilità sconsiderata, nel senso che non è voluta, ma comunque dannosa. Venerdì notte su Raiuno, "Tv7", "Lo sballo dei valori": sul delitto di Niscemi. Voci diverse sulla famiglia «che non esiste più» e sulle radici dei drammi di cronaca, saggia tra tutte quella di Davide Rondoni. Il conduttore inizia citando il celebre neuropsichiatra Giovanni Bollea: «Basta uno spot di 50 secondi in Tv per mettere in crisi ogni educatore e rovinare l'educazione di ogni famiglia». Tutti d'accordo: mancanza di regole, alcool, sessualità esasperata, vuoto di proposte educative, ragazzi soli, abbandonati al gruppo che si fa branco" Parte il servizio filmato, che però è già andato in onda nel Tg1 delle 20 per lanciare la trasmissione notturna. Immagini di ragazzini e ragazzine e a freddo voce iniziale: «Hanno 13 o 14 anni, l'età del primo rapporto sessuale"». Come un dato scontato: «13 o 14 anni» sono «l'età del primo rapporto sessuale». Dopo mezzanotte è bis del già visto alle 20, ora di cena, con tutti a tavola davanti alla Tv, con o senza famiglia. E nei fatti per i ragazzini il messaggio è quello. E se uno ha superato quei 13 o 14 anni e ancora" niente? Un'anomalia" Il resto sono chiacchiere di adulti. Non pensarci prima è irresponsabilità! Condivisa, però, giacché capita anche altrove. Ieri, "Unità" (p. 4), nell'articolo sul Papa che va a Genova e che ha chiesto «aiuti veri per le famiglie povere» ribadendo che la famiglia, «unione di vita e di amore tra un uomo e una donna», non va confusa o equiparata «con altri tipi di unione», ecco il commento: «C'è motivo per scaldare gli animi di chi ha deciso oggi di contestare la visita del pontefice in Liguria». Insomma: se «gli animi si scaldano» e oggi succede qualcosa, la colpa è di quelle parole del Papa. Chiarissimo. E tu ripensi alla Camera "riscaldata" e in tumulto, quando il presidente Fini, alle proteste di Antonio Di Pietro, replicava che gli animi si scaldano anche per ciò che si dice. Ma "L'Unità" lo ha severamente bacchettato"
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