Oggi Malpelo è in vena di scherzi. "La festa triste degli Istituti di Cultura". Così l'altro ieri, a firma Maria Serena Palieri, prima pagina dell'"Unità". Inizio: "Se sbaglio mi corrigerete"" Sbaglio, o è citazione del Papa? Non sbaglio. In prima si annuncia così l'intera pagina 27, tutta dedicata ai guai, veri o presunti, degli Istituti di Cultura italiana all'estero. E perché? Pare che all'"Unità" i guai li conoscano da sempre, ma ora hanno deciso di intervenire perché a Cracovia, da domani, all'Istituto di cultura italiana, si parlerà dei 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo II e si guarderà a lui, in particolare, come il Papa polacco che da 25 anni parla l'italiano di fronte al mondo, di fatto divenendone testimone. E allora? Allora all'"Unità" "L'oppio dei popoli" non si scorda mai, la cosa pare seccante e si risveglia l'antica antireligione. Vale un po' anche per "L'Espresso" in edicola. Questo il titolo, p. 25, per un pezzo di Denise Pardo che anch'essa ironizza sul "Gran Tour dei vaticanisti italiani" a Cracovia per il "giubileo d'argento del Pontificato". E giù sorrisi sdegnosi su chi organizza, su chi va, sul portavoce Navarro e sul presidente della Camera che va a Cracovia. Che dire? Ovvia la libertà di critica. Ma non è un'idea originale e vera, quella del Papa promotore, anche se con iniziali necessità di "correzioni", della lingua italiana? A Malpelo pare di sì. E la vena di scherzi gli fa fare un paragone e una domanda. All'"Unità" qualcuno ricorda ancora gli inni nero su bianco per Josif Stalin grande maestro di lingua, di storia, di economia mondiale e altro? Siamo nel 50.mo della sua scomparsa. Si potrebbe farne un'edizione speciale" O no?
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