Il Papa in mezzo ai giovani a Loreto: è vita. Qui caso serio e punture varie. Sull'attuale polemica "insensata" - termine caro a S. Paolo (Gal. 3,1) - ieri "Corsera" (p. 8) titolo per il segretario Cei: "Betori, affondo sul caso Ici: 'La sinistra si fa del male da sola'". Mi torna in mente un titolone ammonitore ("L'Unità", 24/8, p. 29): "Non facciamoci del male"! Lo firmava, rivolto a quelli della sua cordata, Walter Veltroni. Bella "concordanza", per Malpelo. Già, perché aveva ragione ieri il ministro Fioroni (ancora "Corsera", p. 8) a rifiutare la "laicità declinata come il numero delle volte in cui si dice alla Chiesa di tacere", e aggiungo, in cui a nome della politica - di partito o di coalizione fa lo stesso - si affermano posizioni etiche agli antipodi di una coscienza cristiana e cattolica che, per quanto "adulta", voglia confermarsi tale. è discorso serio: se la sinistra insiste su certe strade, va al suicidio culturale e morale, ma anche politico. Sarebbe, per Malpelo, a titolo personale, un danno per tutti. Ora le punture. "Unità", 26/8, p. 23: "Grande guerra, la spia venuta dal Vaticano". Sulla vicenda di un prete condannato come spia dell'Austria dopo la Prima Guerra Mondiale: quello era nientemeno "prelato domestico" e "cameriere segreto di Sua Santità", quindi "intimo", "pupillo" e "protetto" del Papa! Ma quel titolo, attribuito a centinaia di preti, era ed è solo onorifico. O i Cavalieri della Repubblica sono tutti intimi del Presidente? Dulcis in fundo, "Sole 24 Ore" (26/8, p. 32): il Concordato del 1929 attribuito a'"Pio XII", che fu Papa solo 10 anni dopo. Quisquilie?
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