Il profeta che ricorda la fedeltà del Signore
venerdì 17 ottobre 2014
La fede cristiana è prima di tutto un'esperienza del cuore, che inizia da una relazione, quella con Cristo. Ecco perché da secoli essa viene espressa attraverso l'immagine dell'unione tra coniugi. E, come tra sposi, anche il rapporto con Dio conosce momenti luminosi e ferite dolorose, che però, grazie alla fedeltà del Signore, non minano la stabilità del legame. Questo messaggio fu offerto a Israele già dal profeta Osea, che visse nell'VIII secolo prima di Cristo. Sposato a una prostituta da cui ebbe tre figli, fu tradito ma il suo amore riportò la moglie nell'abbraccio domestico: proprio come accadde al popolo di Dio. Violenze, ingiustizie, idolatria, ricorda il profeta santo nel libro biblico che ne porta il nome, allontanano dal Signore, ma lui non abbandona mai gli uomini.Altri santi. Sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire (I-II sec.); beato Pietro Casani, religioso (1572-1647). Letture. Ef 1,11-14; Sal 32; Lc 12,1-7. Ambrosiano. Tt 2,15c-3,15; Sal 88; Lc 22,31-33.
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