Il Papa del sorriso e dell’umiltà, cresciuto come pastore tra la gente
giovedì 28 settembre 2023
Papa della gente, Papa del sorriso, Papa dell’umiltà come regola per mostrare al mondo un Dio che si fa vicino. Albino Luciani fu tutto questo, nonostante la brevità del pontificato, ma fu anche un pastore e un padre per i “suoi” fedeli, cresciuto in mezzo al popolo, condividendone gioie e dolori, speranze e desideri. Luciani era nato a Forno di Canale (oggi Canale D’Agordo) nella diocesi di Belluno il 17 ottobre 1912. Nel 1923 entrò nel Seminario Minore di Feltre e nel 1928 in quello di Belluno. Il 7 luglio 1935 fu ordinato sacerdote, iniziando il proprio ministero prima come cappellano della parrocchia del suo paese natale e poi in quella di Agordo. Nel 1937 divenne vicerettore del Seminario di Belluno. Il 27 Febbraio 1947 si laureò in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, mentre sette anni dopo fu nominato vicario generale di Belluno. Il 15 dicembre 1958 divenne vescovo di Vittorio Veneto. Il 15 dicembre 1969 ricevette la nomina a patriarca di Venezia. Alla morte di Paolo VI, il 26 agosto 1978, fu eletto 263° successore di San Pietro: scelse per sé un doppio nome – prima volta nella storia dei papi –: Giovanni Paolo. Morì 33 giorni più tardi, il 28 settembre 1978. La causa di beatificazione si aprì nel 2003; il 4 settembre 2022 papa Francesco lo ha proclamato beato. Le sue spoglie si trovano nelle Grotte Vaticane, sotto la Basilica di San Pietro a Roma. Altri santi. Santi Lorenzo Ruiz di Manila e 15 compagni, martiri (XVII sec.); beato Bernardino da Feltre, religioso (1439-1494). Letture. Romano. Ag 1,1-8; Sal 149; Lc 9,7-9. Ambrosiano. 2Pt 3,1-9; Sal 89 (90); Lc 19,37-40. Bizantino. Ef 6,18-24; Lc 6,17b-23. t.me/santoavvenire
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