Il cuore e l’intelletto, la passione e la missione, l’ascolto dei segni del tempo e la visione del futuro: nel Vangelo di Giovanni, oltre che nell’Apocalisse, l’apostolo oggi celebrato dalla Chiesa offre un percorso di fede basato su una testimonianza in prima persona. Un’esperienza sulla quale san Giovanni riflette in profondità, dimostrando vere e proprie doti da teologo, anche se ciò che lo lega a Gesù non è solo un’adesione intellettuale ma un vero e proprio sentimento di affetto e amicizia: egli è il discepolo “che Gesù amava”. In questo modo Giovanni è il modello di ogni credente, a cui è chiesto di imparare ad affidarsi totalmente a Cristo. Le scene evangeliche più toccanti riguardanti Giovanni, che era originario della Galilea, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo il Maggiore, sono quelle che lo vedono ai piedi della croce di Gesù sul Golgota e poi arrivare per primo di corsa al sepolcro vuoto, entrando però solo dopo Pietro. Per la tradizione egli morì a Efeso, dopo l’esilio a Patmos, alla fine del I secolo.
Altri santi. Santa Fabiola, vedova (IV sec.); beato Alfredo Parte, martire (1899-1936).
Letture. Romano. 1Gv 1,1-4; Sal 96; Gv 20,2-8.
Ambrosiano. 1Gv 1,1-10; Sal 96 (97); Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24.
Bizantino. At 6,8-7,5a;47-60; Mt 21,33-42.