Il vero “cuore” di ogni essere umano è la sua radice divina, dalla quale sgorga la sua dignità. Una radice che esige rispetto per ogni singola vita, come ci ricorda in maniera profetica l’eredità di san Giovanni Eudes, un autentico apostolo della devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Nato nel 1601 in Normandia, entrò nella Congregazione dell’Oratorio a 22 anni e nel 1625 divenne prete. Mise al centro del suo ministero la cura dei malati e si dedicò alle missioni parrocchiali affrontando le non poche difficoltà causate dal degrado e dai conflitti che segnavano la campagna francese. Nel 1641 fondò una congregazione femminile per il recupero delle prostitute. Due anni dopo diede vita alla Congregazione di Gesù e Maria per rispondere all’esigenza di offrire una valida formazione al clero. Morì nel 1680.
Altri santi. San Bartolomeo di Simeri, eremita (XII sec.); beato Giordano da Pisa, religioso (1260-1311).
Letture. Gdc 2,11-19; Sal 105; Mt 19,16-22.
Ambrosiano. 1Re 3,16-28; Sal 71 (72); Lc 11,27-28.