Un pastore in mezzo alla gente, capace di trasformare la porpora in uno strumento di servizio a tutti, specie a quella bisognosa. San Gregorio Giovanni Barbarigo è l'esempio di un uomo che ha saputo testimoniare la fede piegandosi sulle ferite dell'umanità, amando la Chiesa, guidando con saggezza il clero. Era nato a Venezia nel 1625 e aveva conosciuto in Germania il futuro Alessandro VII, che poi lo avrebbe chiamato a Roma per organizzare l'aiuto agli appestati nel 1657. Un anno dopo il Papa lo volle vescovo di Bergamo e nel 1660 lo creò cardinale. Nel suo ministero si ispirò all'esempio di Carlo Borromeo: camminava con il suo popolo e avviò diverse riforme. Nel 1664 divenne vescovo di Padova, dove curò in particolare il Seminario e la formazione dei preti. «Mangia con la servitù e non lascia mai d'insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a' moribondi», raccontava un testimone. Morì nel 1697; è santo dal 1960.
Altri santi. San Calogero, eremita (V-VI sec.); beata Osanna Andreasi da Mantova, vergine (1449-1505).
Letture. Romano. 2Cor 11,18.21-30; Sal 33; Mt 6,19-23.
Ambrosiano. 2Cor 11,18.21-30; Sal 33; Mt 6,19-23.
Bizantino. Rm 11,25-36; Mt 12,1-8.
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