Milano, la Scala, gli Amici della Scala. La Scala è Milano, gli Amici della Scala portano Milano alla Scala. Eccellenza culturale assoluta, l'associazione fondata e presieduta da Anna Crespi Morbio, da quarant'anni svolge un lavoro impareggiabile a favore dell'Opera. Tutta milanese, cioè europea, mondiale. Per celebrare il quarantennale, ecco Oltre il Foyer un volume illustratissimo, di grande formato, con bella sovraccoperta di Tullio Pericoli, che documenta il cammino percorso dagli Amici della Scala, per la valorizzazione del teatro lirico più famoso del mondo. In apertura, alcune testimonianze. Il maestro Riccardo Chailly, dal 2017 direttore musicale della Scala, elogia la serie "Prima delle prime", in cui gli Amici invitano studiosi, artisti, musicologi, compositori e interpreti per preparare il pubblico all'ascolto delle Opere in cartellone; Salvatore Carrubba, presidente del Piccolo Teatro, spiega il rapporto tra arte e mecenatismo; Carla Fracci parla di sé e dei suoi rapporti con artisti, danzatori (Nureyev, Erik Bruhn, Baryshnikov…), perfino con un ricordo della regina Elisabetta; James Vaughan, Primo maestro di Sala spiega che cosa significa preparare i cantanti, lavorare con i direttori e gli interpreti, nell'ottica di avvicinare alla lirica anche il pubblico giovanile; e non si finirebbe di citare. Sfogliare questo prezioso album significa immergersi in quarant'anni di cultura scaligera che hanno visto sfilare nei saloni di via dei Giardini 18, Claudio Abbado, Gae Aulenti, Daniel Barenboim, Leonard Bernstein, Jean Cocteau, Gianandrea Gavazzeni, Wladimir Horowitz, Riccardo Muti, Luciana Savignano, e tanti altri che hanno lasciato una dedica, una foto, un commento. Impagabile il ricordo di Valentina Cortese, incontrata da Anna Crespi in un albergo veneziano: «Un principe russo preparava i bauli per la partenza della grande attrice. Sedute l'una accanto all'altra, lei mi sussurrava: "Osserva con quanta grazia il principe prepara senza i miei consigli i bauli per la partenza. Ha ereditato la sua grazia dagli avi. Ha risalito la china senza ingannare la tradizione". Poi, con un pizzico di realismo, soggiunse: "Speriamo che non perda un bottone della camicia. Mi spiacerebbe: sono rubini!". Salutandomi, Valentina disse: "Ti aspetto a cena la prossima settimana nella villa di caccia di mio marito, non lontana da Milano. Ci raggiungerà Gregory Peck"». Gli Amici della Scala hanno un'intensa attività editoriale e allestiscono mostre come la recente "Incantesimi. I costumi del teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi", alle quali sovrintende Vittoria Crespi Morbio. Concludiamo con le parole di Anna Crespi nella presentazione di Oltre il Foyer: «Non c'è tempo per la passione, ma per volersi bene sì, come se l'altro fosse in noi. La musica più delle parole, il silenzio carico di emozioni più di un saluto. Tutto resta sempre presente, seppure siano già subentrati i ricordi. In solitudine parliamo con noi stessi, senza neppure averne coscienza. La vita è fatta anche di tante parole silenziose».
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