Abbiamo ancora il coraggio di dirci cristiani? O preferiamo forse vivere una fede data per "implicita" e trasformata quasi in dato culturale. Gettando uno sguardo ai martiri dei primi secoli come santa Giuliana di Nicomedia non possiamo chiederci se veramente noi oggi saremmo ancora in grado di andare fino in fondo per difendere il Vangelo dagli attacchi del mondo. Nata nel 287 a Nicomedia (oggi Izmit in Turchia) da genitori pagani, Giuliana era l'unica cristiana della sua famiglia. Ancora bimba, all'età di nove anni, venne promessa sposa al prefetto della città, Eleusio, ma al momento delle nozze, quando Giuliana aveva 18 anni (forse nell'anno 305), pretese che il futuro marito si battezzasse prima di sposarla. Fu lo stesso promesso sposo a denunciarla alle autorità come cristiana praticante. Giuliana, però, non rinunciò al suo credo e alla richiesta di sposare un uomo battezzato. A nulla valsero le pesanti torture che dovette subire o la condanna a morte: salda nella fede fino all'ultimo, venne decapitata.
Altri santi. San Maruta, vescovo (V sec.); san Giuseppe Allamano, sacerdote (1851-1926).
Letture. Romano. Gc 1,19-27; Sal 14; Mc 8,22-26.
Ambrosiano. Sir 27,16-21; Sal 89 (90); Mc 9,33-37.
Bizantino. 1Gv 3,21-4,11; Mc 14,43-15,1.
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