Fu a Roma che san Pancrazio trovò la propria ragione di vita, la fede in Cristo, ma in questa stessa città questo giovane nato in Asia Minore dovette anche difendere il Vangelo fino alla morte. La liturgia oggi lo ricorda assieme ad altri martiri della comunità cristiana romana dei primi secoli: Achilleo e Nereo, sepolti sull'Ardeatina e sull'Aurelia. Pancrazio era nato a Sinnada (oggi Suhut in Turchia) nel 289: la madre era morte di parto e il padre morì quando lui aveva 8 anni. Venne così affidato assieme al fratello a uno zio, che li portò con sé a Roma e si stabilì sul Celio. Qui essi incontrarno la comunità cristiana e rimasero affascinati dal Vangelo: presto chiesero il Battesimo. Nel 303, però, scoppiò la persecuzione di Diocleziano. Anche Pancrazio fu arrestato e poiché non rinnegava la propria fede fu condannato e decapitato.
Altri santi. Santi Nereo e Achilleo, martiri (III-IV sec.); beata Imelda Lambertini, vergine (1320-1333).
Letture. At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23-28.
Ambrosiano. Ct 5,9-14.15c-d.16c-d; Sal 18; 1Cor 15,53-58; Gv 15,1-8 / Gv 20,1-8.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: