Fuochi fatui fuori stagione. A parte quelli perenni del "Senatur", quasi sempre fuori senno, restano quelli in pagina. Ieri, in prima di "Repubblica", Giorgio Bocca replicava giustamente alle sparate leghiste su "Milano capitale e la storia alla rovescia", ma per far capire cosa è Roma cominciava dai libri del Mommsen e dai "sogni" di "generazioni di risorgimentali per un'Italia unita". Solo poi il resto: impero, Chiesa, papi, arte ecc" Deboluccio e un po' "fatuo", di fronte a 3000 anni di storia, partire da Mommsen e dal sogno di 50 anni dei "risorgimentali"... Ma passi, per riparare alle sparate leghiste. Passa meno, invece, p. 14, un apparentemente neutro "Chi ricorda la breccia di Porta Pia", senza interrogativo, in cui si replica a due lettere sul 20 settembre. Subito suono di tamburi sulla situazione di Roma sotto i Papi: arretrata, ignorante, incivile, miserabile e illiberale. Con precisazione: nessuna nostalgia anticlericale, "anzi". Anzi - scrive "Repubblica" magnanima - lui riconosce i meriti dei "cattolici democratici", ma sente "il dovere di ricordare" il 20 settembre e ciò che ha significato. E chi mai non è d'accordo? Ricordo per ricordo, Malpelo ricorda a "Repubblica" che il 20 settembre 1970 Paolo VI inviò il cardinale vicario Angelo Dell'Acqua a celebrare una Messa a Porta Pia, come ringraziamento a Dio. Dunque certe polemiche sono "dell'acqua" passata. A meno che" A meno che non vogliano cavalcare una data per ripetere il verso di sempre, e sempre più fatuo, di un laicismo vecchio e fuori stagione, come i fuochi fatui. Cimiteriale, anche se non lo sa.
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