domenica 7 dicembre 2008
"Costituzione dimenti-cata"! Con questo titolo-strillo ieri "Repubblica" (p. 1) va indietro di 60 anni. Il governo ha deciso di compensare con 120 milioni il taglio di 130 operato a danno delle scuole pubbliche "paritarie" " questa per legge vigente la dizione giusta - e Miriam Mafai ripete il richiamo all'art. 33 della Costituzione che tuttavia, come dal 1947 tutti i governi hanno capito bene, non esclude ogni finanziamento alle scuole non statali, ma chiarisce che esso non è comunque un obbligo. Stesso argomento, sul "Corsera" arriva, confuso e smemorato, anche Giorgio La Malfa, che dalla Turchia non perde l'occasione di farci sapere che ancora pensa, aggiungendo soltanto, melanconicamente, che ovunque «soffia un vento religioso» " perfino in Turchia: e non ci sono cappotti laici che tengano! " e che «i fondi alle paritarie li ha voluti anche un governo di centrosinistra». Perciò per lui comunque, sempre e da chiunque «si è perso il senso laico dello Stato», che però nel modo da lui inteso " vista la storia d'Italia dalla Costituzione in poi " non c'è mai stato! Fa niente: restano loro, i liberali doc originali, che resistono al «vento religioso» che tira persino in Turchia, e provoca ovunque confusione. Forse perciò, sempre "Corsera" di ieri (p. 44: "Chiesa e laici confusi sui gay"), Piero Ostellino, liberale doc, è smarrito anche lui, scrivendo secco che la Santa Sede «si oppone alla depenalizzazione dell'omosessualità», ma così va contro il suo stesso catechismo. Due consigli di rilettura urgente: della Costituzione italiana e del Catechismo della Chiesa cattolica! Pagine al vento: poi se ne riparla.
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