Allegria e gioia non sono atteggiamenti dell'animo in contrasto con la fede, anzi, è la fede a dare il motivo più autentico per vivere l'esistenza con un sorriso, anche nei momenti più difficili. San Nicola da Tolentino fece di questa verità il fondamento di tutto il suo apostolato, divenendo un vero apostolo della gioia. Nato nel 1245 a Castel Sant'Angelo in Pontano nella diocesi di Fermo, a 14 anni entrò fra gli eremitani di sant'Agostino di Castel Sant'Angelo come oblato; nel 1274, poi, venne ordinato sacerdote a Cingoli. L'anno seguente si stabilì a Tolentino dove restò fino alla morte nel 1305. Nella predicazione e nel confessionale sapeva accogliere con il sorriso e ridare fiducia e speranza, anche se viveva in un rigore ascetico coltivato con assiduità ogni giorno: perché la penitenza non può mai essere motivo di tristezza.Altri santi. San Nemesio di Alessandria, martire (III sec.); sant'Auberto di Avranches, vescovo (VIII sec.).Letture. Col 3,12-17; Sal 150; Lc 6,27-38.Ambrosiano. 1 Gv 4, 1-6; Sal 72; Lc 17,11-19.
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