Se in vita san Nicola fu l'espressione più eloquente dei "grandi segni" resi possibili dalla fede, la sua eredità spirituale costituisce il prodigio più prezioso, quello del dialogo. Vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo nella Licia, in Asia Minore (l'attuale Turchia), fu vescovo di Mira. L'agiografia è ricca di racconti di miracoli compiuti in vita, ma la sua vicenda acquistò rilievo storico quando, nell'XI secolo, un gruppo di marinai baresi portò i resti del vescovo di Mira a Bari, che da allora ebbe un patrono. Oggi la sua protezione fa del capoluogo pugliese un centro d'incontro tra Oriente e Occidente, nel rispetto di quella diversità che ai tempi di san Nicola era vissuta come ricchezza nella comunione.Altri santi. Sant'Asella di Roma, vergine (IV sec.); san Pietro Pascasio, martire (1227-1300). Letture. Is 26,1-6; Sal 117; Mt 7,21.24-27. Ambrosiano. Ger 7,1-11; Sal 106; Zc 8,10-17; Mt 16,1-12.
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