mercoledì 17 novembre 2010
L'unilateralità è""faziosa": sceglie una "fazione", parte del reale, e la presenta come il tutto" In pagina capita spesso. Anche in Tv: oggi qui avremo letto sicuramente parecchio su certa unilateralità. Ieri però in pagina c'erano altri due esempi di unilateralità che tradisce e falsifica il tutto. Sul "Fatto" (p. 14: "Andrea Gallo prima di don Gallo") l'elogio di un prete genovese che fin dal titolo non vuole solo anticipare, ma sostituire proprio l'essenza del "fatto" che lui è "prete", in comunione ecclesiale per quanto sofferta e discussa, col suo vescovo e con la realtà del messaggio evangelico affidato alla Chiesa. Emerge da tutto il brano, scelto apposta, solo il giovanotto "resistente" e partigiano, detto fin dal sommario addirittura "anarchico"! Così non "prima", ma invece "di don", con laica "riduzione" allo stato laicista: traditrice. Su altri giornali poi " "Foglio", "Giornale", "Libero", "Tempo", ecc. " per la ripubblicazione ampliata di un suo libro autobiografico l'elogio di un illustre cardinale " trattato con equilibrio sempre ieri qui su "Avvenire" " ma scegliendo unicamente i tratti "pepati" " così sul "Foglio" " non solo contro l'ossessione mondano/sessualistica di questi tempi, e presentando l'annuncio stesso come "la sfida della castità" " unilateralità evidente " ma anche come fossero diretti contro il Vaticano II, i suoi sforzi di "aggiornamento" autentico della fede cattolica e ogni dimensione 'scomoda' della "dottrina sociale", dai Padri della Chiesa fino alla "Caritas in veritate". Un cattivo servizio alla realtà vera"
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