Davanti ai suoi occhi la ritirata di Russia, durante la seconda Guerra mondiale, apparve forse come un'assurda negazione dell'amore di Dio: come poteva un sacerdote giustificare tutto quel dolore? Ma il beato Carlo Gnocchi non si lasciò sopraffare dalla disperazione: decise di fare tutto il possibile per ridare speranza a chi l'aveva perduta in quella tragedia. Primi fra tutti i bambini. Da qui nacque il progetto di quell'Opera che oggi offre ancora un sostegno prezioso a chi è nella sofferenza e che è nata prima di tutto per i mutilatini e gli orfani di guerra. Una realtà che è il sogno realizzato di quel sacerdote nato nel 1902 nei pressi di Lodi, prete nel 1925, cappellano militare prima in Albania e poi in Russia, morto nel 1956. Prima di spegnersi il beato Gnocchi fece sì che le sue cornee andassero a due ragazzi non vedenti.Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); san Gaudenzio di Brescia, vescovo (IV-V sec.).Letture. Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52.Ambrosiano. At 8,26-39; Sal 65; 1 Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20.
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