Dalle ferite della guerra un sogno di speranza
domenica 25 ottobre 2015
Davanti ai suoi occhi la ritirata di Russia, durante la seconda Guerra mondiale, apparve forse come un'assurda negazione dell'amore di Dio: come poteva un sacerdote giustificare tutto quel dolore? Ma il beato Carlo Gnocchi non si lasciò sopraffare dalla disperazione: decise di fare tutto il possibile per ridare speranza a chi l'aveva perduta in quella tragedia. Primi fra tutti i bambini. Da qui nacque il progetto di quell'Opera che oggi offre ancora un sostegno prezioso a chi è nella sofferenza e che è nata prima di tutto per i mutilatini e gli orfani di guerra. Una realtà che è il sogno realizzato di quel sacerdote nato nel 1902 nei pressi di Lodi, prete nel 1925, cappellano militare prima in Albania e poi in Russia, morto nel 1956. Prima di spegnersi il beato Gnocchi fece sì che le sue cornee andassero a due ragazzi non vedenti.Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); san Gaudenzio di Brescia, vescovo (IV-V sec.).Letture. Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52.Ambrosiano. At 8,26-39; Sal 65; 1 Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20.
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