Arrivava forse dalla Siria il primo vescovo di Pavia e, secondo una tradizione testimoniata da una “Vita” risalente all’ottavo secolo, sarebbe stato proprio quel giovane che portò a Gesù i pani e i pesci che poi vennero moltiplicati per sfamare la folla sulla riva del lago di Tiberiade. San Siro poi sarebbe giunto in Italia, al seguito di Pietro e Marco, e sarebbe stato ordinato vescovo da Ermagora, primo pastore di Aquileia, per essere inviato in seguito ad evangelizzare Pavia. La sua attività missionaria andò dal Ticino all'Adige: predicò a Verona, Brescia, Lodi e anche a Milano. Le sue reliquie sono conservate nella Cattedrale di Pavia. Di certo la Chiesa pavese ha in san Siro un solido fondamento che le ricorda quotidianamente la necessità di offrire ciò che si è ricevuto.
Gli altri santi. San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, veggente di Guadalupe (1474-1548); beato Bernardo di Gesù Silvestrelli, religioso (1831-1911).
Letture. Is 35,1-10; Sal 84; Lc 5,17-26.
Ambrosiano. Immacolata concezione della B. V. Maria. Gen 3,9a.11b-15.20; Sal 86 (87); Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26b-28.