Contro le manipolazioni la memoria dei martiri
venerdì 11 dicembre 2015
Anche in un mondo "libero" la Chiesa è sempre stata "segno di contraddizione", testimone dell'autentica libertà. Ne era ben consapevole il Papa Damaso I, che guidò la Chiesa dal 366 al 384. Romano ma di origine spagnola, nato forse nel 305, Damaso divenne Papa in un'epoca in cui la minaccia non era più la persecuzione ma il rischio di vedere la fede "manipolata" dal potere costituito e la diffusione delle eresie. Si costruivano le prime grandi basiliche, ma Damaso volle che non si dimenticassero le catacombe, memoria di una Chiesa perseguita perché profetica. E così s'impegno perché gli antichi luoghi della clandestinità e scrigni per le reliquie dei martiri venissero conservati e curati. Era un letterato ma seppe affermare l'indipendenza della Sede di Pietro dall'influenza dell'imperatore, e commissionò a san Girolamo la nuova traduzione della Bibbia.Altri santi. San Sabino di Piacenza, vescovo (V sec.) beato Girolamo Ranuzzi, religioso (1410-1468). Letture. Is 48,17-19, Sal 1, Mt 11,16-19. Ambrosiano. Ez 35,1.36,1-7; Sal 30; Os 3,4-5; Mt 21,23-27.
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