Santa Coletta Boylet è il volto femminile di una Chiesa che cerca continuamente di dare forma alla propria vocazione nel tempo in cui è chiamata a vivere. E realizzare la chiamata di Dio a essere suoi testimoni non può che passare in un incessante movimento di riforma. Mistica, clarissa e riformatrice, Coletta, al secolo Nicolette Boylet, nacque il 13 gennaio 1381 a Corbie dopo un voto degli anziani genitori, che le diedero il nome di Nicoletta, in onore di san Nicola di Bari. A 18 anni iniziò il suo cammino tra le beghine e poi tra le terziarie francescane, ma nel 1406 su consiglio del francescano Enrico di Baume entrò tra le Clarisse. Si sentiva chiamata a una riforma della congregazione di santa Chiara, opera per la quale ricevette il mandato da Benedetto XIII, che le impose il velo a Nizza. Molti furono gli ostacoli che dovette affrontare: dopo il fallimento del tentativo di riformare il monastero di Baume-les-Messieurs, nel 1410 ne fondò uno nuovo a Besançon. Ne seguirono altri 16. Morì nel 1447 a Gand.
Altri santi. San Marciano di Tortona, vescovo e martire (II sec.); san Giuliano di Toledo, vescovo (VII sec.).
Letture. Romano. Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32.
Ambrosiano. Is 31,9b-32,8; Sal 25 (26); Ef 5,1-9; Mc 6,1b-5.
Bizantino. Eb 10,32-38; Mc 2,14-17.
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