Daniel è un bel bambino di 5 anni, sveglio e intelligente, che non ha mai fatto l’esperienza di una vera famiglia. I genitori hanno sempre vissuto nell’illegalità, commettendo spesso piccoli reati. La mamma ha trascorso la gravidanza in una casa di accoglienza “mamma-bambino” fino alla sua nascita, ma è scappata pochi mesi dopo, abbandonandolo. Così il bimbo è stato inserito in una comunità, dove ha raggiunto un adeguato sviluppo cognitivo, mentre risulta inadatta la crescita affettiva. Ora per lui il Cam – Centro ausiliario per i problemi minorili – cerca una famiglia, risedente a Milano o nell’hinterland che gli offra calore e affetto, per potersi
sentire finalmente protetto e sicuro.
Per Giacomo che peso la comunità
Giacomo ha solo 9 anni e da un paio vive in comunità. L’assistente sociale che lo segue sta cercando per lui da tempo una famiglia disponibile ad accoglierlo, viste le sue difficoltà dovute a un lieve ritardo nello sviluppo cognitivo. Giacomo è taciturno, esprime però un forte bisogno di attenzione e di accudimento. Molte delle sue difficoltà si sono ridimensionate grazie al paziente lavoro delle educatrici della comunità. In considerazione delle caratteristiche del bambino il Cam cerca per lui una famiglia senza figli o con figli già grandi, perché Giacomo ha bisogno di un rapporto quanto più possibile esclusivo, che possa andare a colmare le lacune affettive ed emotive accumulate negli anni.
Per poter agevolare i periodici incontri con i servizi sociali, la famiglia affidataria deve risiedere a Milano o nell’hinterland. Info: chi pensasse di poter accogliere Daniel o Giacomo, può contattare l’Ufficio affidi del Cam, via Vincenzo. Monti 11, 20123 Milano (chiedere di Franca Assente), telefono 02.48513608, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, oppure inviare una e-mail: affidi@cam-minori.org.
Luis preferisce restare all’asilo
Luis ha 5 anni e vive nella cittadina di Rioverde, una località sull’oceano Pacifico sulla costa nord dell’Ecuador, dove risiede una grande comunità di origine africana, la cui popolazione vive fondamentalmente di pesca. Qui più del 60% delle famiglie ha un reddito molto basso, al di sotto della soglia di povertà. Luis è un bambino simpatico, gli piace giocare a pallone, ascoltare la musica e girovagare con i suoi amici del quartiere. Ogni giorno Luis va contento all’asilo dove trascorre le ore sereno. Perché a casa non è tanto bello restare, dice. Lui e la sua famiglia vivono in un unico locale di 16 metri quadrati, senza acqua corrente che devono acquistare da un camion-cisterna. Il padre ha abbandonato la famiglia appena Luis è nato e da allora non si hanno più notizie. La madre ha costituito un nuovo nucleo con un compagno dal quale ha avuto un altro figlio. Il patrigno lavora come pescatore, esce in mare di notte e rientra nel primo pomeriggio, spesso ubriaco. A fatica la famiglia riesce a garantire ogni giorno un pasto ai bambini. La madre tre giorni alla settimana lavora sgusciando gamberetti insieme con altre donne del villaggio, ma in una giornata di lavoro guadagna solo 5 euro che, anche se pochi, sono indispensabili per cercare di fare fronte alle necessità. Terre des hommes attraverso il sostegno a distanza fornisce ai bambini di Rioverde kit scolastici e assistenza medica, organizza nelle scuole attività sportive e ricreative, offre borse di studio per i ragazzini della scuola secondaria.
Per sostenere Luis, farlo andare all’asilo e garantirgli un pasto al giorno ed eventuali cure mediche bastano 25 euro al mese. Info: Tdh Italia, tel.: 800130130; e-mail: sad@tdhitaly.org