Marco ha 12 anni e come la sorellina vorrebbe una famiglia adottiva
domenica 29 aprile 2018

Il Tribunale per i minorenni di Milano cerca una famiglia adottiva per Marco, 12 anni, che si racconta così: “Sono un bambino di colore molto affettuoso e coccolone, vorrei solo giocare, mangio molto volentieri di tutto, incluse le verdure e amo il calcio. Sarò un po’ "bambino" anche da grande, forse. Ho la necessità del sostegno a scuola e sono seguito da uno psicologo perché nella mia famiglia stavo male”.

Marco soffre di un ritardo cognitivo e ora vive in una casa-famiglia da ben cinque anni dove mamma e papà lo vanno spesso a trovare. “Mamma si prende molta cura di me e della mia salute, con il papà gioco tanto – prosegue -. Con me vive anche mia sorella minore che però sta per andare via, perché le hanno trovato una famiglia adottiva. Quando il giudice me l’ha detto ero triste, ma poi ora va un po’ meglio. Anch’io vorrei una famiglia che mi accogliesse. L’aspetto da tempo anche se so che le mie difficoltà stanno rallentando la ricerca. Mi piacerebbe se nella famiglia adottiva ci fossero dei fratelli maggiori perché, mi dicono, la presenza di altri ragazzi mi stimolerebbe molto nella crescita".

Info: Chi fosse interessato può inviare i propri dati e numero di telefono alla Cancelleria adozioni del Tribunale per minorenni di Milano, email: cancelleriaadozioni.tribmin.milano@giustizia.it (all’attenzione di Simonetta Testero).

Kenya, dalle lacrime la forza per continuare a vivere

Elizabeth è una bella bambina di 11 anni che frequenta la quarta elementare della Hope spring star academy, la scuola all’interno dell’istituto in cui vive, in Kenya, insieme con la mamma diciannovenne. La venuta al mondo di Elizabeth, infatti, è passata attraverso una strada difficile: quella della violenza. Nonostante ciò, la madre ha scelto di tenerla con sé e anzi, la piccola, insieme all’immenso amore per lei, le hanno dato la forza di continuare a vivere e andare avanti, oltre ogni possibile difficoltà.

Elizabeth e sua mamma ogni giorno si abbracciano, si sorridono tenendosi per mano e dandosi forza a vicenda, in attesa di un gesto d’amore che potrebbe cambiare definitivamente la loro vita, attraverso un’adozione a distanza. Per accompagnare Elizabeth nella sua crescita, che la mamma troppo giovane non riesce a garantirle, basta aderire al progetto di adozione a distanza che Aibi, Associazione amici dei bambini, ha pensato per lei: un contributo di 50 euro al mese che le darà il necessario per mangiare, studiare, giocare, vestirsi come i suoi coetanei.

Un gesto apparentemente semplice, ma in grado di rivoluzionarle il futuro. Aibi è operativa stabilmente in Kenya dal 2008, con progetti di sostegno a distanza per i bambini senza famiglia o i cui genitori non sono in grado di sostenere la loro crescita. Oltre al Kenya, l’associazione è attiva con questi progetti in almeno altri dieci Paesi, con iniziative di adozione a distanza di minori e di sostegno a distanza delle comunità di accoglienza per bambini e adolescenti abbandonati dalle famiglie di origine. Inoltre, il sostegno a distanza prevede la possibilità di dire basta all’abbandono minorile anche in Italia: per questo, è stata attivata la Campagna “Fame di mamma'” ed è stata creata una “Family house” in cui vengono offerti cura, protezione, ascolto, supporto e fiducia a madri con bambini rese fragili da maltrattamenti, malattie e povertà.

Info: Aibi, tel. 02.988221; email: sad@aibi.it.

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