Le lancette di un qualsiasi orologio girano con lentezza calcolata. Non si fermano mai e vanno lontano, disegnando pian piano il futuro, come fosse un disegno da colorare momento dopo momento. Le lancette di qualunque orologio disegnano una ruota immaginaria: secondi, minuti e ore. Per gli orologi con datario gira addirittura il numero dei giorni che passano, sempre col sistema della ruota. Il tempo rotola avanti senza fermarsi mai. Ci fermiamo ad aspettare un treno, un amore, un risultato che sogniamo da tempo. La ruota dell'orologio va avanti nonostante tutto e ci ricorda che la vita stessa è una ruota che gira, in ogni suo attimo. A volte ci stritola, altre ci fa esplodere di felicità. Gira e ti taglia la strada mentre stai correndo, oppure decide di non mettere la freccia e tu, da dietro, sei costretto a frenare per non andargli addosso.
Il concetto di ruota che gira, nella vita, dovremmo tenerlo più a mente. Ci permetterebbe di capire meglio gli altri, anche nei dettagli di vite che non conosciamo a sufficienza e che spesso giudichiamo per sentito dire, che vediamo anni luce lontane dalla nostra. E a volte, come per incanto, ci troviamo in situazioni identiche a quelle che vedevamo poco prima distanti dalle nostre, con la ruota che ha fatto un bel giro e ci ha portato sull'altra sponda del fiume. In altri casi gira nella direzione sbagliata. Siamo sicuri che noi, quando ci troviamo a fare una considerazione del genere, giriamo da quella giusta? Quante volte siamo impegnati a guardare le ruote degli altri senza curare la nostra? Le altre spesso le osserviamo con attenzione: colorate, sbiadite, grandi o cigolanti. E la nostra, quella che usiamo tutti i giorni, andrà oliata, pitturata? Gira bene, c'è qualche raggio da sistemare? Felicità è una ruota che gira, e non sa di girare. E non sa di essere felicità.