Una storia meravigliosa, una magnifica fiaba d’amore, di voli di angeli che invidiano, negli amati umani, il poter sentire l’odore del caffè, l’odore della benzina al distributore, vedere i colori di cui sentono parlare, e che nella loro natura spirituale, non possono percepire. Sono innamorati degli umani. Questi angeli vivono sugli spalti della cattedrale di Berlino, accompagnano, custodiscono gli uomini, volando dalle guglie: non possono evitarci la morte, il dolore, ma possono proteggere, possono piangere per noi. Alcuni di loro, tra cui il memorabile Peter Falk (il tenente Colombo) per amore degli umani, hanno rinunciato alla loro natura facendosi uomini, e quindi mortali, perdendo il dono dell’immortalità, per amore. Il magnifico Bruno Ganz, angelo che si innamora di una donna, una trapezista, povera, di un piccolo circo, che l’angelo sente a sé affine nella leggerezza, nel volo...
Il cielo sopra Berlino, sopra la città più addolorata dell’Europa moderna di allora...Il salto di un muro è un momento culminante del film, profetico: qualche anno dopo il muro di Berlino cadrà.
L’angelo Bruno Ganz, nell’atto della scelta (la scelta di amare come un uomo, e come ogni uomo morire), vede il passaggio del film dal bianco e nero al colore. Film e mondo a colori, una storia d’amore.
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