Anche l'adorazione eucaristica si può cantare a tempo di rock
venerdì 17 maggio 2019
Sul loro blog i “Mienmiuaif” ( tinyurl.com/yxms6lk8 ), alias i giovani sposi-musicisti Giuseppe Signorin (Mi) e Anita Baldisserotto (Miuaif), presentano il loro nuovo videoclip “Adorarti oggi Dio” come «un lavoro di squadra», che è facile intuire guardando le immagini o semplicemente ascoltando la canzone scaricata da «tutti gli store digitali del pianeta». A questo prodotto decisamente professionale, realizzato dalla PamarecPictures, hanno collaborato infatti i Reale, altra coppia-band cristiana, ma più “matura” dei Mienmiuaif. In particolare Alessandro Gallo: «Ha creato il sound perfetto per il nostro pezzo ed è anche il regista»; in più presta voce e volto, anche se vestito degli occhiali scuri che sono il distintivo del duo Signorin-Baldisserotto, duettando gradevolmente con Miuaif. Sua anche l'etichetta DiPeso Records, con la quale uscirà il nuovo album “Mienmiuaif Cake”. In un successivo post ( tinyurl.com/y2p5edex ), ripreso anche da “Aleteia”, Giuseppe Signorin ci porta “dentro” al videoclip partendo dalla «grazia immensa di avere, poco distante da casa, una piccola chiesetta» dove si fa ogni sera l'adorazione eucaristica. Non mi stupirei dunque se l'idea della canzone fosse nata proprio lì, avvertendo il contrasto tra il tempo «lento» di questa forma di preghiera, così radicata nella tradizione cattolica, e il tempo «rock» della vita contemporanea, continuamente invaso da novità di cui le strofe del testo offrono l'incompleto ma efficace catalogo (dal bosone di Higgs ai fornelli a induzione, per intenderci). L'arrangiamento del brano e la costruzione del video accentuano il contrappunto: da un lato immagini e suoni tutti tecnologici, dall'altro il «pezzo di pane» (proprio quello da tavola, non un'ostia) al quale fa riferimento il ritornello. Non c'è dubbio: del titolo, la parola che meglio sintetizza cosa ci vuol dire il brano è «oggi».
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