La via di una particella che cerca l'infinita luce
domenica 28 agosto 2022
Siamo una semplice «particella» del Creato, ma portiamo impressa l'impronta del Creatore, verso il quale tendiamo per l'intera nostra esistenza. Un percorso, quello verso Dio, nel quale incrociamo grandi maestri dello spirito come sant'Agostino, che si ricorda oggi. La vicenda del vescovo di Ippona e dottore della Chiesa ci parla di un itinerario di conversione, contenente in nuce la più universale e comune delle esperienze umane: dalla scoperta del sé, con tutte le ombre, alla ricerca dell'Infinito, unica vera luce. Il risultato è consolante per tutti: Dio ci cerca proprio là dove ci sentiamo più lontani da lui. Nato a Tagaste nel 354, fin da giovane Agostino aveva fatto della ricerca della verità il suo obiettivo, per raggiungere il quale, però, si trovò anche su "strade accidentate" e fece scelte personali e morali discutibili. Dopo aver aderito al manicheismo, a Milano grazie a sant'Ambrogio ritrovò la via dell'ortodossia, riavvicinandosi alla fede trasmessagli dalla madre, santa Monica. Battezzato da Ambrogio nel 387, prete nel 391, quattro anni dopo era vescovo di Ippona, dove morì nel 430.
Altri santi. San Vicinio di Sarsina, vescovo (III-IV sec.); santa Fiorentina, vergine (VII sec.).
Letture. Romano. Sir 3,17-20.28-29; Sal 67; Eb 12,18-19.22-24; Lc 14,1.7-14.
Ambrosiano. 2Mac 6,1-2.18-28; Sal 140 (141); Sal 140 (141); Mt 18,1-10.
Bizantino. 1Cor 15,1-11; Mt 19,16-26.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI