Nei giorni delle polemiche sulle “cicciottelle” del tiro con l'arco alle Olimpiadi, Rai 3, senza volere, manda in onda un programma che tra le questioni centrali ha quella della perfezione fisica o presunta tale. Si tratta di Vertigo, in onda il mercoledì, dal 10 agosto per quattro puntate in prima serata al posto di Chi l'ha visto?, condotto da Giuseppe Rinaldi, che ne è anche autore insieme ad Annalisa Venditti, mentre la regia è di Luca Mancini. In ogni puntata viene proposto un percorso per descrivere le ossessioni e le ambizioni incontenibili dell'uomo contemporaneo. Storie di conflitti interiori, di pulsioni segrete, di anime che hanno incontrato sulla loro strada un “demone”, una prova difficilissima da affrontare, in cui è possibile perdersi, ma anche ritrovarsi. E il sottotitolo, Gli abissi dell'anima, rende bene l'idea di questa vertigine, di questo capogiro fatale. Tra le ossessioni più diffuse c'è anche quella che porta a desiderare un corpo perfetto e un'immagine di sé che non rechi i segni del tempo. Rinaldi ha per questo incontrato Alessandra, personal trainer, che l'attenzione verso il suo corpo l'ha portata alla scelta di non avere figli per paura di modificarsi, e Claudia, culturista professionista, che ha scelto i muscoli per raggiungere il suo concetto di perfezione. I commenti dello storico Franco Cardini, ospite fisso insieme allo psicoterapeuta Claudio Risé, mostrano che la perfezione non fa parte dell'uomo, semmai degli oggetti, e che tutto è riconducibile al problema della modernità: il senso del limite, mancando il quale si pongono le basi dell'infelicità perpetua. Saggio anche l'astronauta Paolo Angelo Nespoli che parla della somma delle persone imperfette che si completano a vicenda formando un insieme prefetto. Ma solo l'universo è direttamente perfetto rendendo impossibile negare l'esistenza di Dio. Eppure non sono pochi gli uomini che si sono creduti onnipotenti grazie magari al denaro. È il caso di Matteo Cambi, la cui storia di dipendenza dai soldi e dalla droga ha aperto la prima puntata di Vertigo, proseguita con le vicende drammatiche dei suicidi per colpa delle banche e conclusasi con casi di compulsione sessuale, che a quel punto della trasmissione sono apparsi un qualcosa in più, anche perché meno attendibili rispetto alle tante storie precedenti.
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