Tra i palinsesti stravolti dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, mercoledì scorso, Rai 2 ha mantenuto l'appuntamento serale annunciato con la serie in prima assoluta Criminal minds Beyond Borders, che già aveva rimandato il 12 luglio per fare posto a uno speciale del Tg2 sul disastro ferroviario in Puglia. Davvero una strana e tragica casualità per questo cosiddetto spin-off (addirittura al terzo tentativo di derivazione) della longeva serie Criminal minds. Al centro della vicenda l'unità dell'Fbi specializzata nel ritrovare in giro per il mondo cittadini statunitensi che sono stati vittime di omicidi o sparizioni. A guidarla è l'agente speciale Jack Garrett, interpretato da Gary Sinise, l'attore statunitense noto al grande pubblico per la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista nel film Forrest Gump. Nei primi due episodi, trasmessi uno dietro l'altro, la Squadra di Risposta Internazionale (IRT) è dapprima impegnata in Thailandia alla ricerca di tre volontari americani, due ragazze e un ragazzo, scomparsi durante un viaggio verso Bangkok e poi a Mumbai, in India, per un caso legato al commercio di organi umani con un giovane americano a cui è stato asportato un rene. Quello che c'è di positivo, rispetto ad altre serie, è che gli episodi di Criminal Minds Beyond Borders sono piuttosto brevi. Per il resto siamo di fronte a un classico “crime drama”, come vengono definite le serie del genere. Ci sono tutti i personaggi e gli elementi del caso: l'investigatore di lunga esperienza, l'agente speciale, il veterano dell'esercito, il medico legale, il tecnico analista, la poliglotta; c'è lo scavo psicologico (ogni episodio, almeno per il momento, si conclude tentando di convincere a parole il criminale di turno), anche se prima prevale l'azione; c'è molta tecnologia (la squadra in esterno si interfaccia sempre con un referente alla base) e c'è soprattutto un fantascientifico aereo dalle dimensioni di un cargo che porta da un capo all'altro del pianeta i nostri eroi con le loro attrezzature e riporta a casa le vittime. Sullo sfondo di questa nuova serie creata da Erica Messer, che era già tra i produttori della serie madre, c'è anche il confronto tra la cultura americana e il resto del mondo per un prodotto sicuramente apprezzato dagli amanti del genere.
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