Il Papa con alcuni dei membri della Comunità Frontiere - Ansa
La frontiera secondo don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, non era uno slogan alla moda: era la strada dove raccogliere i ragazzi. Lo ha ricordato papa Francesco ricevendo in Vaticano i rappresentanti della "Comunità Frontiera", realtà impegnata nel Sud Italia nella prevenzione al disagio e alla devianza minorile e giovanile.
"In questa comunità si vede l'impronta di due carismi: quello di san Francesco d'Assisi e quello del Beato Giuseppe Puglisi", ha spiegato il Pontefice, "Un carisma antico e noto a tutti, quello francescano, che nella Chiesa è diventato un grande albero con tanti rami; e un carisma recentissimo, quello del prete martire Don Pino, che ha dato la vita per amore del suo popolo e specialmente dei suoi ragazzi. Sia Francesco che don Puglisi hanno vissuto il Vangelo in "frontiera".
"Ma facciamo attenzione: questa parola può diventare uno slogan, magari di moda", ha proseguito, "No, non vogliamo che sia questo. Frontiera è lo stile di Gesù Cristo, che pur essendo Dio, è venuto incontro a noi, pecore smarrite, perduti e senza speranza. Frontiera è lo stile di Francesco che, come Gesù, si spoglia delle sue ricchezze e si fa mendicante per abbandonarsi completamente alla Provvidenza dei Padre che è nei cieli, e così condividere la condizione dei piccoli, degli ultimi, di chi è medicante di pane, ma anche e soprattutto di amore".
Frontiera "è lo stile di don Pino Puglisi, che si fa padre dei ragazzi della sua parrocchia a Brancaccio, va loro incontro sulla strada per toglierli dalla strada, li educa a servire Dio e il prossimo e non a servire i propri interessi e quelli dei mafiosi". QUI IL TESTO DEL DISCORSO