Ansa
Nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile risuona forte l'appello del Papa su Twitter alle istituzioni affinché compiano ogni sforzo per proteggere i tanti bambini privati della loro infanzia e sfruttati. Sono nel mondo circa 150 milioni.
Molti bambini sono costretti a lavori inadeguati alla loro età, che li privano della loro infanzia e ne mettono a repentaglio lo sviluppo integrale. Faccio appello alle istituzioni affinché compiano ogni sforzo per proteggere i minori. #NoChildLabourDay
— Papa Francesco (@Pontifex_it) June 12, 2020
Come riporta Vatican News sono passati 18 anni dall’istituzione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile per prevenire e debellare questa fenomeno in buona parte sommerso, diffuso nelle regioni più povere di tutti i continenti ma presente anche in Paesi sviluppati, come l’Italia, dove si stima siano ben 300 mila i piccoli lavoratori tra i 7 e i 15 anni. Privati di diritti e sfruttati, senza sufficienti tutele anche nelle istituzioni, sottolinea il Papa su twitter, "bambini costretti a lavori inadeguati alla loro età, che li privano della loro infanzia e ne mettono a repentaglio lo sviluppo integrale".
Inoltre, secondo un nuovo studio dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e dell'Unicef, milioni di bambini in più rischiano di essere spinti verso il lavoro minorile a causa della crisi dovuta al Covid-19, che potrebbe portare al primo aumento del lavoro minorile dopo 20 anni di progressi. Secondo il rapporto "Covid-19 and child labour: A time of crisis, a time to act" il lavoro minorile è diminuito di 94 milioni dal 2000, ma questo risultato ora è a rischio. Lo studio rivela che i bambini già impiegati nel lavoro minorile potrebbero lavorare più a lungo o in condizioni peggiori. Un numero maggiore di loro potrebbe essere costretto a svolgere le peggiori forme di lavoro, che causano danni significativi alla loro salute e sicurezza.