Caro direttore,
autonomia differenziata? Ormai – chi l’avrebbe detto che si sarebbe ritrovato a scriverlo un cattolico come me... – è tempo di abbattere le statue di Giuseppe Garibaldi; democraticamente c’è davanti noi l’Italia delle Regioni a statuto variabile.
Silvio Ghielmi
Bella e sintetica definizione, caro dottor Ghielmi. Non so se davvero diventeremo la Repubblica delle Regioni 'a statuto variabile', ma mi auguro di no. Continuo a volere, invece, un’Italia «una e indivisibile » con un sano sistema di decentramento regionale, tale cioè da garantire a ogni cittadino italiano gli stessi dirittidoveri e gli stessi servizi in ogni angolo del Paese.