Gentile direttore,
ormai gli aggettivi per la guerra Russia-Ucraina- Usa-Gran Bretagna-Europa li abbiamo finiti. Ne rimane stabile solo uno: stupida. Il presidente ucraino Zelensky continua pervicacemente a giocare a fare l'eroe col sangue del suo popolo; il presidente russo Putin otterrà (forse), dopo un disastro militare, quello che avrebbe ottenuto con un poco di pazienza, l'Unione Europea si sta suicidando (anche sputando sul prezzo “troppo basso” del gas russo). Gli unici a guadagnarci sono i produttori di armi e di gas americani. Ovviamente se Putin e Biden non decideranno di portare la guerra nelle rispettive case, oltre che a casa degli altri.
Enrico Andreoni
Il suo giudizio è durissimo, gentile lettore. E per me largamente condivisibile (sulla tragedia ucraina guadagnano anche, ma non solo, i produttori di armi e gas d’Oltreoceano...). Lei però dimentica almeno due altri aggettivi, che potremo definire non solamente «stabili», come lei dice, ma ineliminabili. Questa guerra, proprio come ogni altra guerra, è soprattutto disumana e atroce. Diciamolo ad alta voce, ripetiamolo, diamo a queste parole la concretezza della nostra ferma e pubblica obiezione alla guerra per aiutare a sbaragliare l’assurda retorica bellicista che purtroppo imperversa da mesi e ancora non scende di tono e aggressività nonostante la tragica eloquenza dei fatti e il crescente “ripudio” di tanti semplici cittadini e cittadine che non si fanno arruolare.
