Politica e informazione sono la stessa cosa? No, ma entrambe servono ai cittadini
giovedì 21 luglio 2022

Caro direttore,
credo che la politica e l’informazione debbano essere la stessa cosa, nel senso che l’una e l’altra dovrebbero dare voce anche all’ultimo cittadino, per creare un mondo a misura d’essere umano. Entrambe, politica e informazione, non dovrebbero più dare voce sempre agli stessi, quelli che si ergono a rappresentanti del popolo magari anche in buona fede, ma alla fine in modo insostenibile. Credo, insomma, che un giornale o un’emittente televisiva dovrebbero dare voce a tutti. Lei dedica spazio in una pagina del suo giornale alle lettere al direttore, ma io penso che dovrebbe dedicarlo in toto.

Mario Dall’Asta Venas di Cadore (Bl)


Rispetto la sua opinione, gentile e caro signor Dall’Asta, e comprendo ciò che la induce a invocare spazi mediatici come grandi luoghi – diciamo così – di 'assemblea delle idee' della gente semplice e non soltanto dei soliti noti. In parte sono anche questo, i media ben fatti. Ma un giornale (o un tg o un gr) serve – se serve – per informare sulla vita del mondo, dando consapevolezza della realtà e materia di riflessione a chi vuol ragionare e intende partecipare per tentare di cambiare ciò che non va e per provare a spingere più avanti cammini e iniziative ben indirizzate. Perciò l’informazione e la politica paiono anche svolgere ruoli sovrapponibili, e in certi casi sembrano fondersi e confondersi, ma hanno strutturalmente compiti diversi. E quando coincidono (quando cioè si realizza un controllo politico sui media) siamo sempre di fronte a un problema e a una condizione di rischio. Vero è, però, proprio per quanto appena detto, che politica e informazione possono e debbono servire la vita, le preoccupazioni e le attese dei cittadini e delle cittadine, e non pensare solo a servirsene.

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