Rieccola la notte prima degli esami. Per la precisione 536.008 notti, tante quante gli studenti che domani saranno alle prese con la maturità. Da Predoi, a 1.475 metri di altezza, in Valle Aurina – la località più a nord d’Italia – a Portopalo di Capo Passero, che del nostro Paese è l’estremo Sud, i ragazzi avranno davanti le stesse tracce tra cui scegliere, accomunati per una volta da un’esperienza identica, che uniforma e parifica senza livellare: uguale il tema, 536.008 svolgimenti unici per forma e contenuto. Buoni e meno buoni, originali ma anche no. Pessimi. È un esame, baby.
E prima c’è una notte. Prima c’è un cliché se è vero che – skuola.net docet –, anche quest’anno due maturandi su tre hanno scelto il brano di Antonello Venditti, che va per i quaranta ed è roba da sessantenni, per le loro playlist. E pensare che ci vuole un esegeta, perché una delle domande che più spesso si rivolge a Google di questi tempi è: cosa significa “Notte prima degli esami?”. Tutti la citano, nessuno lo sa. Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati? Bel dilemma. Si sa, invece, che la notte prima degli esami è 536.008 ansie: anche per chi ha studiato sempre e sa che farà bene, soprattutto per chi non ha studiato mai e spera di non fare troppo male, per chi ha vivacchiato e della sufficienza si accontenta e, anzi, ci fa conto, per chi ce l’ha messa tutta, per chi è dotato ma non si applica, per chi non può più di così.
La notte prima degli esami è 536.008 strategie: solo lo studioso può accontentarsi di seguire il consiglio dei nutrizionisti (in questi giorni si sprecano i suggerimenti di ogni genere di esperto) e puntare unicamente su una colazione ben fatta, carboidrati per ricaricarsi, zuccheri per il cervello. Gli altri puntano sui pizzini (scritti al computer, in corpo sei, infilati in ogni tasca, piega, scucitura disponibile o preparata allo scopo) e su metodi improntati alla fantasia più sfrenata: il primo premio va al rotolo della carta igienica compilato a casa e sostituito, in bagno, a quello di ordinanza. Il 30% dei maturandi confessa: se posso, copierò.
E, poi, quest’anno c’è una new entry e neppure marginale: ChatGpt, un’intelligenza artificiale che molte intelligenze disperate cercheranno di sfruttare. Basta un telefono ben nascosto e il tema te lo fa la chatbot, un tema nella media, niente voli pindarici ma nemmeno strafalcioni. Credibile. La notte prima degli esami è 536.008 esistenze che terminano un ciclo, si preparano per il prossimo, 536.008 speranze. Zero certezze. Risale a qualche giorno fa un’indagine dell’Inapp (l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) condotta su 3.652 ragazzi e giovani adulti tra i 15 e i 28 anni e le loro aspettative per il futuro. In sintesi, la domanda era: cosa vuoi fare da grande? In sintesi, la risposta è stata: boh.
La metà degli intervistati è confusa sul proprio futuro professionale, senza alcuna idea di che lavoro svolgerà, poco consapevole dei talenti che possiede, incapace di coniugare le proprie aspirazioni con le necessità del mercato del lavoro. Il giorno prima degli esami è un consiglio per 536.008: dormite bene, il giorno arriva sempre e tante volte non è male.