Signor direttore,
in un suo intervento radiofonico della settimana appena trascorsa, di primo mattino, parlando delle mense dei poveri, ha affermato che questo Governo non ha ripristinato come avvenuto negli ultimi anni il budget che il governo di centrosinistra aveva tagliato. Ma questo particolare del taglio lei lo ha riferito in modo sommesso, quasi a non voler evidenziare che il taglio dei fondi fosse stato fatto dal Governo di centrosinistra. Mi sono sbagliato?
Pasquale Mirante Sessa Aurunca (Ce)
Il suo unico sbaglio, signor Mirante, è quello di non leggere 'Avvenire' e di ritenere, evidentemente, che 'a pensar male ci si azzecca'... Lei, però, è ovviamente libero di non leggerci e di pensar male, così come io lo sono di farle notare l’incongruenza, sorridendoci su. È quello che sto facendo adesso. Perché le dichiarazioni che ho reso il 5 dicembre scorso ai microfoni di Caterpillar AM, su Radio2 Rai, sono state rapide, ma soprattutto sono e restano inequivocabili. Vede, noi scriviamo sempre tutto nero su bianco e a me personalmente, per quanto possibile, piace parlare chiaro. Per di più, come i nostri lettori sanno bene, non è affatto la prima volta che – in solitudine tra i grandi giornali italiani – denunciamo tagli (o tentativi di tagli) sulla piccola dotazione per le mense dei poveri. Quei tagli, riproposti con imbarazzante regolarità, sono stati operati (o abbozzati) da Governi di diverso colore. A proposito di colori: i tre Governi della scorsa legislatura sono stati tutti di centro-sinistra- destra, perché il centrosinistra non aveva i numeri al Senato per governare da solo... Così come, in questa legislatura, il Governo è reso possibile dalla somma dei parlamentari del partito di maggioranza relativa, i 5stelle, e della Lega, cioè di un pezzo del centrodestra che si è staccato dagli alleati con cui si era presentato alle elezioni. Ma torniamo a quel pur minimo sostegno alle mense dei poveri che speriamo, alla fine, in questa fase politica nella quale si sono promesse meraviglie nella lotta alla miseria, venga interamente ripristinato. Esso, non mi stanco di ripeterlo, è fondamentale perché funziona come una 'leva' e grazie allo straordinario lavoro in larghissima misura gratuito e alla fattiva mobilitazione organizzata di tanti (singoli, famiglie, comunità parrocchiali, associazioni, imprese...) propizia un piccolo grande evento quotidiano: decine e decine di migliaia di pasti per chi non riesce a metterne insieme di decenti. Questo, a proposito del 'pensare male' di cui ho appena scritto, mi riporta in mente certi vergognosi slogan di esponenti dell’attuale maggioranza gialloverde contro il «grande business» che sarebbe rappresentato dai gesti di carità cristiana verso i poveri, italiani di anagrafe (e per tradizione) e/o verso gli italiani di adesione. Le auguro buona giornata, buon Natale e letture (anche di giornale) utili e altrettanto buone.