Gentile direttore,
ringraziandola ancora per lo spazio e la bella risposta che lo scorso 3 luglio ha voluto dare alla mia lettera, sono felice di farle sapere che il bambino per il quale abbiamo entrambi temuto è nato, si chiama Mariano e con la sua "incoscienza" nel venire al mondo (le poverissime condizioni della sua famiglia purtroppo non sono migliorate di molto) ci conferma in quello che ben sappiamo: che la vita è più forte. Grazie ancora.
Silvia Nocetti, Modena
Grazie a lei, cara amica. Siamo felici con lei per Mariano, per i suoi genitori e per i suoi tre fratelli. Prego e spero perché si riveli ancora una volta veritiero un antico detto delle mie parti (e non solo delle mie, visto che oggi Davide Rondoni lo cita, a suo modo, nell’editoriale che pubblichiamo a pagina 2): «Ogni bambino arriva con il suo panierino». Proprio per questo mi auguro che per il papà e per la mamma di Mariano ci siano tanta amicizia e tanta solidarietà umana e cristiana. Lo dico sapendo che amicizia e solidarietà si sono già manifestate concretamente, ma anche per ricordare che sono entrambe buone sorelle della giustizia. Ecco, come lei, cara signora Nocetti, vorrei anche un po’ di giustizia. Il papà di Mariano purtroppo è ancora disoccupato, e il minimo che questa famiglia merita è la certezza del reddito fornito da un lavoro stabile. Chi può, a Modena e dintorni, ci pensi.