Cercare (invano) idee per la pace nei programmi dei partiti maggiori
martedì 20 settembre 2022

Caro direttore,
mi ritrovo a cercare, tra i programmi di partiti e coalizioni, l’unica cosa che interessa agli italiani e che, se grattiamo oltre la superficie, ha fatto cadere il governo Draghi. La questione è: quale piano per la pace in Ucraina? Il resto sono parole che risuonano e tintinnano (cfr. 1Cor 13,1) e mi sembra che sia rimasto solo questo risuonare vuoto. Che democrazia è quella che mi dà la possibilità di scegliere tra cose secondarie o insignificanti e che lascia le cose fondamentali alla scelta di altri Paesi? Vorrei una risposta a questa domanda. Chissà, direttore, se avrà il coraggio di pubblicare questa lettera...

don Massimo Bottarel


Le pare forse, caro don Massimo, che anche sulla guerra e sulla pace (come su tanti altri temi) abbiamo avuto e abbiamo paura di parlare, scrivere e fare domande a chi di dovere? Ha ragione: si parla il meno possibile di guerra e quasi solo per stereotipi, mentre in Ucraina (e in troppi altrove) si combatte, si soffre e si muore. E non si parla pressoché mai di pace, mentre gli artigli della guerra feriscono anche lontano dal fronte, anche in Italia. Qualcuno lo ha fatto, ogni tanto, ma nessuno dei grandi partiti ha messo il tema nel cuore del confronto politico nella campagna elettorale. E questa è un’amara realtà. Un cordiale saluto

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