Gentile direttore ieri sul sito online “Avvenire.it” e stamane, giovedì 9 aprile, sul quotidiano abbiamo letto che la Cei ha intelligentemente destinato 200 milioni di euro aggiuntivi alle reti di solidarietà diocesane per arginare l’emergenza in corso, fronteggiando sofferenze e povertà, ma la stampa nazionale e anche i Tg dei grandi network televisivi sembrano aver trascurato tutti insieme una notizia che meritava molto rilievo. Cosa succede? Grazie di quanto potrà dirci.
Francesco Castelli
In Italia, gentile signor Castelli, c’è libertà di informare e anche di non informare. E anche di essere distratti. Ma che si informino o meno i propri lettori, che si sia o meno distratti, i fatti restano, e nel bene e nel male – se toccano la vita della gente – parlano. In questo caso, i fatti parleranno certamente. Lo stanziamento straordinario da parte della Cei di altri 200 milioni di euro dell’8 per mille per sostenere chi soffre a causa della pandemia Covid-19 si aggiunge ai primi interventi urgenti per lo stesso fine di 22,5 milioni. E rafforza un impegno caritativo “ordinario” della Chiesa italiana che quest’anno sta già impegnando 285 milioni di euro. Lascio a lei la somma totale. E a chi legge di giudicare se questa è una notizia che merita di essere data o no...