Ancora sul dar conto o no della voce del Papa per la pace e l'alt al folle riarmo
martedì 29 marzo 2022

Caro direttore,
ti scrivo per puntualizzare la vicenda del mancato rilievo, o peggio ancora della totale omissione del discorso del Santo Padre sull’aumento delle spese militari, da parte di alcuni media giovedì 24 marzo. Non averne parlato è indubbiamente, sotto molteplici profili, misero. Ma non mi interessa cosa fanno gli altri e non tocca a me giudicare. C’è un fatto inequivocabile: il Tg2 è l’unico tg della tv generalista che ha fatto immediatamente, nella prima edizione disponibile, quella delle 13, un servizio a firma di Enzo Romeo che giudico fra i migliori vaticanisti italiani. E il valore delle parole del Papa è stato sottolineato dalla scelta di dedicarci un titolo. Un altro servizio, sullo stesso discorso di Bergoglio, è andato in onda nell’edizione delle 20.30 e un terzo sempre sullo stesso argomento nell’edizione delle 13 del giorno successivo. Quanto alla collocazione del servizio nell’ordine della scaletta del tg, forse maliziosamente sottolineata dal vostro articolo, vorrei spiegare che è stato immediatamente posizionato a ridosso delle corrispondenze degli inviati che hanno narrato la tragedia dei morti e delle bombe. Il Tg2 è in questo momento il telegiornale che ha più inviati sul campo (a Kiev, Odessa, Leopoli, Kharviv, confine polacco) per cui ci appare importante privilegiare il racconto umano e tragico di questa insensata guerra. Cordialmente

Gennaro Sangiuliano Direttore Tg2


Abbiamo scritto e descritto, caro direttore Sangiuliano, semplicemente ciò che è accaduto o, purtroppo, sorprendentemente non accaduto su alcuni media televisivi e cartacei. Spiegando anche ciò che il Tg2 ha fatto (mentre altri non facevano o rimandavano) per informare sulle importanti e limpide parole di papa Francesco a proposito della folle corsa alle armi che gonfia gli arsenali e alimenta questa guerra e troppe altre. Mercato che si vorrebbe addirittura far crescere. Solo cronaca e nessuna malizia, secondo il nostro stile che tutti conoscono e quasi tutti riconoscono. Già che ci sono, ti do anche atto, direttore, che nessuno dei colleghi del tg da te guidato si è lasciato andare a commenti eccessivi e avventati, come quello incredibilmente offerto ai telespettatori da una conduttrice della pur ottima e sempre puntuale Rainews24: «Il Papa potrebbe anche tacere, in questo momento...», ha protestato con gran cipiglio in dialogo con una collega direttrice di giornale. Per qualcuno e qualcuna oggi, mentre si fa guerra aperta in Europa, è disdicevole “disturbare i manovratori”, parlando di pace e della follia di riempire l’Europa e il mondo di armi... Perciò il Papa dovrebbe star zitto. Un’enormità? Sì. O se si vuole una stridente opinione “censoria” in un altro bel tg Rai – anzi, come si dice, in un canale all-news – che come e più del tuo Tg ha correttamente dato subito conto di tutto. Auguro a te e a tutti i colleghi della preziosa informazione del servizio pubblico radiotelevisivo un lavoro sempre più buono, cordialmente.

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