Abolire insieme la guerra: utopia da affermare e da realizzare
martedì 1 marzo 2022

Gentile direttore,

ho letto il suo editoriale di domenica 27 febbraio “Sovvertiamo la guerra”. Mi ha fatto piacere ritrovare nelle sue parole il pensiero di un amico: Gino Strada. Un amico che la guerra l’ha vista in faccia per anni; un amico che ha curato chi la guerra l’ha subita; un amico che ha visto bambini arrivare smembrati in ospedale per aver raccolto un giocattolo che però conteneva esplosivo. I bambini, insieme a donne e anziani, sono le principali vittime della guerre. Non soldati, non comandanti, non politici non capi di Stato. Bambini. Come vorrei vedere un pensiero allargarsi a macchia d’olio nel mondo, divulgato da ogni fede, un pensiero di Gino: aboliamo insieme la guerra! Utopia? Forse, ma se non si incomincia a provare, non sapremo mai se questa utopia potrebbe, un giorno, diventare realtà. Ma non possiamo aspettare troppo: la guerra potrà arrivare prima.

Ivana Mighetto

Proprio così, gentile signora Mighetto. E non fu per caso, ma per “idem sentire” che, nel 2015, Gino Strada mi telefonò per affidare proprio ad “Avvenire” la pubblicazione (https:// tinyurl.com/utopiadesso) del suo discorso di accettazione del “Right Livelihood Award”, il «premio Nobel alternativo per la Pace»... Accettai con gioia e gratitudine e con la speranza che ancora oggi dà voce a tanti e tante. La stessa speranza che domani, per noi cattolici il Mercoledì delle Ceneri, ci farà partecipare aderendo all’invito di papa Francesco, ognuno secondo la sua fede e la sua visione, alla giornata di preghiera, di riflessione e di digiuno per la pace tra Russia e Ucraina.

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